Corona-virus come spiegarlo ai bambini.
Cari genitori, anche se stiamo vivendo una situazione complicata che richiede di tenere alta l’attenzione, non dobbiamo trasmettere paura ai più piccoli. Dobbiamo certamente proteggerli, ma senza spaventarli, e soprattutto dobbiamo dialogare con loro sui rischi e sui comportamenti da tenere, per responsabilizzarli. Utilizzando un linguaggio chiaro e comprensibile, adatto alla loro età. Eccovi, allora, alcuni suggerimenti su cosa dire e su come rispondere ai tanti perché dei nostri bambini.
Cosa è il coronavirus?
Immagina che sia come un mostriciattolo piccolo e cattivo che vive nella saliva delle persone. Noi non possiamo vederlo, ma può fare tanto male, facendo venire la febbre e la tosse. Può far ammalare tante persone, tutte in una volta. Ma non devi avere paura, perché ci sono mamma e papà, i nonni e gli altri adulti a dirti come fare per non ammalarti. Inoltre ci sono tanti bravi medici in Italia che stanno lavorando per trovare una soluzione. Devi stare attento e seguire i consigli degli adulti. Andrà tutto bene!
Perché non posso andare a scuola?
In questi giorni le scuole sono chiuse per evitare che quel mostriciattolo di virus se ne vada in giro tranquillamente e attacchi le persone, anche i bambini, facendoli stare male. Noi non possiamo vederlo, ma può far venire la febbre e la tosse. E se tu tossisci o “sputacchi” il mostriciattolo è contento perché gli hai creato una “pista” in cui può decollare tranquillamente per raggiungere altri paesi, altre strade, altre persone. E farle ammalare. È come se si divertisse a far star male gli altri. Per questo le scuole sono chiuse, per evitare che abbia troppe possibilità per fare del male. La decisione l’ha presa il capo del nostro Governo, e lo ha fatto per proteggere la salute di tutti i bambini e di tutti gli insegnanti. E delle persone già ammalate o più anziane, come i nonni.
Perché mi hai detto che non possiamo andare dai nonni?
Per proteggere noi e per proteggere loro dal piccolo mostriciattolo sputacchioso è meglio in questo periodo non andare dai nonni. Però possiamo scrivere delle letterine ai nonni, così ci esercitiamo a scrivere. Possiamo anche telefonargli, videochiamarli o giocare con loro attraverso lo smartphone. I nonni, in questo modo, possono raccontarti le storie o leggerti un libro. E poi, è molto molto importante che per un po’ di tempo evitiamo di abbracciare e baciare le persone che incontriamo, le tue maestre, i tuoi amichetti. Anche la zia e lo zio o i tuoi cuginetti. Inventiamo un nuovo gioco: quello di parlarci mantenendo la distanza di un metro. Sai quanto misura un metro?
Uffa, basta dirmi di lavarmi le mani. L’ho capito!
Sai che ti dico? Facciamo una gara per fare vedere a quel mostriciattolo di un coronavirus quanto siamo forti!!! E allora laviamoci le mani insieme e spesso. È importante lavarci le mani quando aiuti a preparare da mangiare, prima di mangiare, ma anche subito dopo. E prima di andare a letto. Lo devi fare anche dopo che sei stato in bagno a fare la pipì. E per aggiungere un po’ di divertimento in più, quando ci laviamo le mani contiamo almeno fino a 60! Sai contare?
Cosa succede se non mi lavo le mani?
Il mostriciattolo, te l’ho già detto, ama vivere nei luoghi sporchi. E se non ci laviamo le mani spesso, può trovare delle “piste” per decollare attraverso gli occhi, il naso e la bocca. Non toccarteli, anche se so che appena te l’ho detto ne hai avuto la tentazione. Lo ripeto: per evitare che il mostriciattolo, dopo il decollo, raggiunga le zone del nostro corpo in cui può farci del male, non dobbiamo toccarci occhi, naso e bocca.
Cosa faccio se devo starnutire?
È importante che tu protegga te e anche chi ti sta intorno. Usa un fazzoletto di carta, del tipo usa e getta, e dopo averlo usato buttalo nel cestino. E se non hai a disposizione i fazzoletti usa e getta, impara a starnutire o tossire nel gomito e non nelle mani. Perché? Perché il mostriciattolo ama starsene sul palmo di una mano e se per errore la stringi a qualcun altro glielo puoi passare.
Papà posso giocare con il cane Rotolo?
I nostri esperti del Ministero della salute ci hanno detto che al momento sembra che quel mostriciattolo del virus non viene trasportato dagli animali di compagnia, come il tuo cane Rotolo (non si chiama così? Beh, potresti soprannominarlo così se ti piace). Possiamo quindi portarlo a spasso. E quando torniamo è bene lavarci le mani (lo so che te l’ho detto tante volte!), ma è bene anche lavare le zampette di Rotolo. Possiamo giocare con lui e fargli un po’ di coccole. Ma anche con il tuo cane o con il tuo gatto al momento è bene mantenere un po’ di distanza. Sta tranquillo, andrà tutto bene e lui non se ne accorgerà neanche.
Mamma mi annoio a stare a casa da solo.
Questo è un momento particolare, nuovo anche per noi adulti. Eppure, possiamo approfittare di questo momento per trascorrere più tempo insieme e per inventare giochi nuovi. Il tempo sai, è un bene prezioso. Tante volte, presi dalla fretta di andare a scuola, di fare i compiti, di andare a danza o al calcio o a lezione di inglese o al catechismo, non ci rendiamo conto di come il tempo passi veloce. E tante volte non ci siamo detti neanche: ti voglio bene. Impariamo a dare valore al tempo. Facciamo le cose più lentamente e gustiamo il piacere di avere del tempo per noi. Come quando scartiamo una caramella e ne gustiamo il succo piano piano. Da cosa vuoi cominciare? Dalla lettura di un buon libro? Oppure… facciamo il gioco dell’alfabeto dei diritti! Io faccio ruotare le braccia e recito a mente e lentamente l’alfabeto. E tu mi dici stop. Vediamo quale lettera dell’alfabeto esce e…mi dici un tuo diritto, o una domanda, una parola che inizia con quella lettera. E sai cosa possiamo fare ancora? Possiamo scriverci una storia. L’alfabeto può diventare anche l’alfabeto delle cose da fare insieme, stando a casa: A… come aranciata. Facciamo le spremute di agrumi B…come bambini e biscotti? Facciamo i biscotti?
C…come colorare
D…come dipingere
E…come elenco…facciamo il gioco degli elenchi
F…come fermati un attimo e…continua tu!
G…come
Mamma posso andare al parco?
No, tesoro mio, al momento i parchi sono chiusi. Se aspettiamo ancora qualche giorno, vedrai che tutto si risolverà e potremo uscire in tutta sicurezza, tornare a giocare a pallone nel parco o andare in bicicletta. Nel frattempo, abbiamo ancora tanti libri da leggere e tanti giochi da fare a casa!
Mamma mi manca la maestra
Sai che facciamo?
Ripassiamo qualche lezione e facciamo un po’ di compiti. Poi chiamiamo i tuoi compagni e insieme chiediamo alla maestra di continuare le lezioni a distanza. È possibile farlo, lo ha detto il Ministro dell’istruzione che per garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione e all’istruzione ha messo in piedi una pagina web che favorisce la didattica a distanza. Anche per i bambini con disabilità.
Questo decalogo è stato elaborato consultando i seguenti siti
Fonti
Presidenza del Consiglio dei ministri: http://www.governo.it/it/articolo/decreto-iorestoacasa-dom ande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/14278
Ministero della salute: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/detta glioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228#4
Ministero dell’istruzione: https://www.istruzione.it/coronavirus/didattica-a-distanza.html
Ospedale Bambino Gesù: http://www.ospedalebambinogesu.it/coronavirus#
Policlinico di Milano: https://www.policlinico.mi.it/coronavirus-spiegato-a-bam bini-e-adolescenti